FANTACALCIO GRUPPO STORICO
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La lega Fantacalcio "Fantacalcio Gruppo Storico" nacque in una timida e grigia serata di fine estate del 2007, quando il leggendario Battipaglia (per gli umani Michele Battipaglia) matura la decisione, oltre che di frequentare una palestra di culturisti dopati, di estendere i suoi orizzonti fantacalcistici ad una seconda lega. Aprì le porte della sua cantina, quindi, ad un nuovo progetto che aggregò al suo glorioso Barracuda Team e alle squadre di due suoi commilitoni della Lega del Parco di Nocera Superiore, Monetti (poi sostituito in corso d'opera da Ciro Pecoraro) e Taiani, i suoi compagni di calcetto del Pro Nocera Superiore, Andrea e Giuseppe Ventre, Giosuè Laudato e Edoardo Adamo, e accolse gli scismatici cavesi Mariano Manuel Bartiromo e Guido Pellegrino, patròn rispettivamente del Non Lo So e del The Nike's Desire, che dopo anni di onorata militanza avevano deciso di abbandonare la Lega "Amici del Contropone" per gravi dissidi con gli altri componenti. Con loro arrivò da San Giuseppe Vesuviano con furore l'Atletico Tassilli di Del Giudice, napoletano dal sangue viola. La Roma di Andrea Ventre si aggiudicò il primo campionato, trascinata dalle rete di Zlatan Ibrahimovic.
L'anno successivo tornò Monetti (che però avrebbe di nuovo molltato in anticipo, abbandonando la squadra ad un malinconico 66 d'ufficio) e salutò Taiani. Veniva così inaugurata la "maledizione del decimo". Il primo volto nuovo fu quello di Pierpaolo Durante, con il suo Lido Ospizio, ispirato alla scellerata esperienza delle vacanze estive insieme a Bartiromo. Fu l'Atletico Tassilli del trio Gilardino-Zarate-Vucinic a far suo il tricolore. Per la prima volta le squadre arrivate sul podio disputarono la Supercoppa che andò al Non Lo So ai danni del Sevilla di Adamo. Paradossalmente si trattava delle due terze ex aequo. Radiati per illecito sportivo i fratelli Ventre e fermatosi per un anno addirittura il campione in carica Del Giudice, il 2009/10 fu la stagione degli arrivi illustri. Ecco l'istrionico Vincenzo Vicidomini, anche lui dalla Lega del "Parco" nocerino, e i fratelli Peppe e Fabio De Luca da Pagani, tutti destinati a diventare colonne portanti della Lega, ed una vecchia conoscenza, perchè sbarcò al Fanta Gruppo Storico addirittura il presidente dell'ex lega di Bartiromo e Pellegrino, Vincenzo Siani. Il decimo fu invece il nocerino Marrafino, che sarebbe passato alla storia solo per essere rimasto senza portieri per tutta la prima parte del campionato, perchè tra Dida, Storari e Roma il portiere del Milan tornò a sorpresa ad essere Abbiati. Vicidomini con la sua Ambrosiana fu l'autentico mattatore: ospitò l'asta e raggiunse il trionfo con una presenza da Panopticon in ogni atomo di quella stagione, grazie alle sue scommesse, da Jovetic a Biabiany, passando per Spolli e stabilì il tuttora imbattuto record di punti massimi. Gli mancò solo la Supercoppa, che andò invece al Morning Glory di Adamo mentre già, dalle casse della sensualità di Shakira, le note di Waka Waka annunciavano l'arrivo del Mondiale Sudafricano. Passata la sbornia del Mondiale si ripartì dall'asta ancora a casa Vicidomini. Via il Carneade Marrafino, tornò Del Giudice. Ma quello fu l'anno del Non Lo So, guidato dalle bandiere Cambiasso e Yepes e dalla coppia eterna, dal più grande spettacolo dopo il Big Bang, Totò Di Natale e Alexis Sanchez. Dopo un avvio difficile, a fine gennaio la squadra di Bartiromo si stabilì in vetta senza più lasciarla. Fu Emanuele Giaccherini a segnare il gol scudetto nello scontro diretto col Real Ibiza di Peppe Di Luca il giorno di sabato santo, a coronamento dell'impresa di un collettivo meraviglioso che solo per un punto non riuscì ad eguagliare il record dell'Ambrosiana. Tuttavia, in silenzio, la Supercoppa fu vinta dal Nike's Desire. Era il preludio allo scenario dei due anni successivi. Nell'agosto 2011 la sede della Lega si trasferì in pianta stabile in quel di Pagani, presso quello che sarebbe diventato l'Ata Hotel Del Duca. Stavolta aveva salutato Siani, il cui ingresso si era rivelato un flop e aveva fruttato solo una violenta faida con Vicidomini. Ecco allora il tandem Michele Del Giudice - Fabio Vestale alla guida del Malaga. Ma da li in avanti, per due anni, avrebbe dettato legge un solo padrone: Pellegrino. Nell'anno eccezzzzzzzziunale che lo portò al matrimonio strinse due patti con altrettanti diavoli: Alex Del Piero, l'angelo del focolare domestico, e non è uno scherzo perchè a forza di seguirlo dentro e fuori dall'Italia se l'è fatto seriamente amico, e Auriemma De Laurentiis, e non è uno scherzo neanche questo perchè da ormai quattro anni è un tesserato del Napoli. Con i veterani Pirlo, Totti e Borriello il Nike's Desire fece allora suo il tricolore e anche la Supercoppa, avendo ragione in entrambi i casi di un'irriducibile Ambrosiana. E dopo l'Europeo tedesco che si tinse di rojo, il fiume (dell'acqua) Lete continuò a scorrere gaudente al grido di "Ohi vita, ohi vita mia" e "Simm'e Napule paisà". L'asta di luglio (per problemi di vacanze) al cospetto di un inferocito Del Giudice e dell'intimorito nuovo decimo Orlando Savarese (in luogo degli sceicchi del Malaga) fu solo una formalità per far riprendere al Nike's Desire il suo cammino di conquiste. Giusto il tempo di annotare il prematuro abbandono di Savarese, al posto del quale da Napoli e (ancora) dal Napoli arrivò Fabio Spina (che trasformò l'Atletico Cavese in Gisella), che Francesco Totti, Gianluigi Buffon, Giorgio Chiellini e l'enfant prodige Pogba guidarono Pellegrino verso il doppio bis di Campionato e Supercoppa. Non riuscì però ad aggiudicarsi la neonata Coppa di Lega che fu vinta dal Manchester City di Adamo, grazie ad uno spettacolare 3-2 in finale ai danni dell'Atletico Tassilli. E venne l'anno della rivoluzione, racchiusa in un semplice acronimo: MANTRA. Nel 2013/14 addio ai canonici 3-8-8-6 e ai fogli excel, alle mail e alle calcolatrici, e via al geniale e supertecnologico sistema di Fantagazzetta dei ruoli specifici dei calciatori. Per la prima volta all'ATA Hotel De Luca si ritrovarono a settembre gli stessi dieci dell'anno precedente, con Laudato appena tornato dal viaggio di nozze. Ma fu solo un'illusione perchè Vicidomini, dopo aver sottratto a Bartiromo la bandiera Di Natale e pur avendo allestito una vera e propria corazzata, si infuriò praticametne con tutti e in primis con lo stesso Bartiromo, perchè non fu eliminato il suo incubo: gli scambi. L'ennesimo nuovo decimo, Antonio Mascolo, alla guida del Tony Montana Bis, avrebbe in parte sciupato il potenziale che Vicidomini aveva predisposto, chiudendo solo terzo mentre risbocciò la Viola dell'Atletico Tassilli, che dopo cinque anni rifece suo il tricolore, vincendo anche la Coppa (2-0 al Barracuda Team in finale), al termine di una cavalcata tanto più entusiasmante quanto più piena di insidie per i forfeit in successione dei legamenti crociati di Pepito Rossi e dell'autocontrollo di Alino Diamanti al cospetto delle danarose sirene cinesi. Il suo posto in campo e nel cuore di Del Giudice fu preso da Lazaros Christodoulopoulos che, giunto a marzo in fretta e furia dal mercato svincolati, si rivelò decisivo in numerose occasioni. Dopo il dimenticabile mondiale brasiliano ecco ripresentarsi puntualmente la "maledizione del decimo". A malincuore dovette lasciare il buon Mascolo per vicende personali, in compenso tornò Vicidomini che, dopo un fugace e non concretizzato progetto di collaborazione con Battaglia a luglio, decise di passare alla guida della Virtus Entella. Ma restava ancora una casella vuota perchè anche Spina aveva deciso di lasciare. Pronto allora il colpo di scena: se il decimo era una maledizione, ecco allora una decima. Sara Pellegrino, sorella di cotanto fratello, diventò la prima donna del Fanta Gruppo Storico e, tenuta nascosta come sorpresa per tutta l'estate fino alla sera stessa dell'asta, scelse bene di battezzare la sua squadra The Surprise. Per la prima volta inoltre, per lavori di manutenzione, all'Ata Hotel De Luca l'asta si svolse a Cava, a casa Bartiromo, afflitto dai virus respiratori, ma rinfrancato dal ritorno di Di Natale. Per la prima volta lo scudetto fu conquistato da Peppe De Luca che, essendo stato in vacanza nell'isola foscoliana di Zacinto dove vi aveva lasciato il cuore, ribattezzò la sua squadra FC Zakynthos, la condusse alla vittoria grazie ad uno strepitoso Luca Toni, capocannoniere del campionato, capace di oscurare il flop Mario Gomez. Coppa, grazie allo storico autogol di Padelli, e Supercoppa al Non Lo So, in testa per oltre metà campionato e poi crollato in primavera. Stagione coi fiocchi nel verso senso della parola, perchè mentre il pallone rotolava la cicogna portava al mondo Arianna Pellegrino, col padre autore di un'indimenticabile e commovente formazione dalla clinica meno di ventiquattro ore dopo la nascita della figlia, e Kevin Laudato. |